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Nadia F.

Francoforte-Barcellona. Il debutto europeo.

È un suono monotono, noioso e arrogante quello della sveglia; quello di tutte le sveglie, che ti fanno ben capire come mai, la mattina, uscendo per strada, è facile incontrare sguardi bassi che grugniscono a fatica un buongiorno ventriloquato. Quella mattina, non so perché la sveglia l'ho fatta suonare lo stesso, anche se ero certa che mi sarei svegliata ben prima di lei. Ero certa che quella notte sarebbe stata come quelle che precedono il giorno del compito in classe; dormi poco e male, con i sogni che danzano freneticamente con le emozioni che ti aspetteranno l'indomani. E così è stato.

Quella mattina tanto attesa ho spalancato le palpebre sul mondo ancora prima degli uccelli più mattinieri, che in quelle aurore ancora di primavera annunciano l'estate alle porte.

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Nadia F.

Conoscenza - Gli eroi sono normali

Piombino. Esterno notte di una calda sera di mezza estate. Voglia di alcuni minuti di relax dopo una giornata sudata a fare da “auto scopa” ad un gruppo di coraggiosi podisti di ogni età, decisi a sfidare se stessi per una buona causa: percorrere 200 chilometri in quattro giorni sotto il sole cocente dell'estate italiana, per accendere i riflettori sui bisogni di un gruppo di ragazzi meno fortunati, che stanno costruendo sull'Isola d'Elba la loro “casa al mare”.

Esterno notte di una calda sera di mezza estate; sono nelle gambe tre quarti di quel percorso e, mentre gli atleti dormono ristorando i muscoli, decido con Simone, mio compagno di vita e di avventura del momento, di scendere in strada per rilassarsi un po' e godere di quella brezza marina, finalmente ristoratrice sotto le stelle.

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Nadia F.

Verona - Roma: un treno di speranza

Uggia novembrina, leggera brezza surgelata che aiuta gli occhi a spalancarsi dimenticando morfeo. Sembra un mattino qualsiasi di mezza settimana d'inizio inverno come tanti, ma non è così per me. È speciale e non profuma solo di pane fresco e caffè.

È la genesi di qualcosa che mi porta via da un ufficio triste, imbronciato e puzzolente di toner, ma non è l'evasione del momento o la fuga da una realtà che azzera; è l'inizio di qualcosa che, ho ben chiaro, mi porterà molto lontano come essere umano.

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